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Una natura che non ha perso la sua autonomia dall'uomo, non ancora soggiogata, ancora capace di vincere e incantare; gli immensi boschi della Svezia, le montagne a picco sul mare della Norvegia, le distese di neve e ghiaccio che ricoprono il Nord nei mesi invernali: a tutto questo il poeta scandinavo non può sottrarsi, è parte della sua esperienza quotidiana, lo costringe a confrontarsi con qualcosa che sfugge alla regolare banalità d'una vita distratta, indaffarata, irriflessiva. La poesia della natura, l'osservazione attenta di un albero, di una riva, di un animale non è mai, in Scandinavia, poesia "delle piccole cose", è poesia di cose grandi, vitali, che riempiono d'emozione anche al di là del loro - possibile - significato simbolico.